13 aprile 2007
Orgoglio Gay
A quando il corteo del Blind Pride
a casaccio per le strade di Roma?
E quando anche il Deaf and Dumb Pride,
in una linea ondivaga e mai doma,
lancerà a rate il suo muto slogan?
Quando marcerà “Orgoglio Sarcoma”,
e quando “Up orgoglio Down” con foga
uscirà dai mongoli non di Cina?
Quando sfilerà un Party di Droga?
Quando il dolente Orgoglio in Carrozzina
farà dell’Everest una sua base?
Che non esista ancora una medicina
per l’omosessusalità e che le case
farmaceutiche non si sian per prime
messe a cercar, almeno in questa fase,
la cura, non vuol dir che ciò ch’esprime
un gay sia naturale: io lo piango:
come non esiste un rimedio sublime
per color che non san ballare il tango,
per le presunzioni tonte e ineffabili,
per l’ignoranza nera come il fango
o per altre caratteristiche più labili,
“ricoldiamo che i gay son pel la quale
– dice il cinese, – malati inculabili”.
Fosse pure tendenza naturale,
come si può esser orgogliosi
di qualcosa che fa star tanto male?
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