6 luglio 2007

294 - s. 202

La tartaruga nel pozzo

Agognò per giocare la testuggine, macchina semovente, e il vecchio matto (ma dove le trovava, nella ruggine dei fossi?) gliela donò, soddisfatto di non provocargli il solito fuggi fuggi. Ei l’imprigionò nell’astratto del finto pozzo, e salite e carruggi di pietra edificò perché sul piatto non s’annoiasse, e di tonnellate di lattuga la coprì contumace, ma se ne ricordò dopo giornate: stava lì ormai riverso il carapace morto di sole a mezzo dell’estate nel pozzo di cemento fatto brace.