novembre 1990


I RICORDI
(la sera della morte di Moravia)

Moravia è morto: elevato a ricordo un altro pezzo di esistenza è consumato. un altro se n’era andato con la salma di Pertini, un altro quando Platini smise di giocare... Mille piccoli pezzi di giovinezza morti con Petrocchi e Calvino e gli altri, esplosi in volo con una navetta o ridotti a tocchi con il muro di Berlino e naufragati col sogno comunista. I ricordi sono abbandoni. Ed ora stanno in cima alla lista Andreotti e Montanelli che tra qualche anno ricorderemo nel modo che conviene per averli abbandonati. O loro noi. Da vecchi non avremo più ricordi e non ci struggeremo più, perché nessuno potrà morire che aveva segnato la nostra vita: da poco sarà toccato a noi scrivere, o governare.... e allora sarà chiaro che toccherà a noi: morire. E saremo ricordati.