440 - sonetto 315
Il grande S., possente
Non serve a niente dire tutto il male
di Berlusconi: non si fanno passi
avanti a meravigliar che’l carnevale
non legga Kant... Lo sanno anche i sassi
che il velinaro è un poco maiale
re d’una politica della prassi
che intende qual carro fenomenale
di vittorie (contro qualcuno) e di spassi.
Vogliamo restituirlo alla sua misura?
Pensiamo al dopo, più in là, esortiamo
oppositori d’ogni razza e cura
a pensare come si possa, andiamo
si può, sopravvivere senza paura
al marinaio ch’ognun crede all’amo.
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