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Sandro Ciotti


T’elogiavan tutti per la tua voce
roca, per la tua prosa cuneiforme
che sosteneva un vario di forme
periodare ammirato, ma veloce

e insulso per quel tradurre con torme 
di parole quel che con tre in croce
si può dir e che t’obbligava atroce
un blaterìo a sbrodolar informe.

Erami quella voce tua del cazzo
un trapano gracchiante dei tuoi motti:
ad ascoltarla io n’uscivo pazzo

non reggevo quel gorgogliar di botti,
e ancor men te in Tivù ove un ghignazzo
visavo sulla faccia da cazzotti.

2003

Sandro Ciotti 2


T'elogiavan tutti per la tua voce
roca, per il tuo verbo cuneiforme
che sosteneva un vario di forme
periodare ammirato, ma veloce

e insulso per quel tradurre con torme 
di parole quel che con tre in croce
si può dir e che t'obbligava atroce
un blaterìo a sbrodolar informe.

Erami la tua voce catarrosa 
un trapano gracchiante dei tuoi motti:
non trovavano i miei orecchi posa

né reggevano il gorgogliar di botti,
e ancor men te in Tivù e la tua sposa,
l'un e l'alträ intrico di strambotti.