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S’è sciolta Forza ItaliaS’è sciolta, non per legge ma s’è sciolta l’onesta cricca (già!) di Forza Italia pel cenno del Capo d’un’altra svolta, e vero non è caso che la balia d’oggi sia la Madonna di Salute quasi contro la matassa dei mali di false al potere lingue tenute potesse la Santa Madre invocata restituire a tanto di bevute. La democrazia resta bloccata dalla cosca costruita a difendere gl’interessi di Sua Tivù, nominata propaggine dell’uomo di ètere quintessenza chiappa della rivista e di finta felicità da vendere, botte di barricate per razzista brillante dell’ami l’ano da bere. Da dì che poi s’è sognato statista (chi ha più cèmpion da far valere?) trapiantato i capelli perché faccia non somigliasse troppogli al sedere ci regala quell’aria di magnaccia della società bella dei due terzi, che di disonestà ha sbiancato traccia e nel partito plastica gli scherzi per la cupoletta di riciclati umoristi da un mucchio di sesterzi che in Prima Repubblica, defilati, avevano leccato dei potenti anche il culo, ed ora in piedi, beati, tengon Forza Italia dei deficienti idea lutriana da pubblicitario come se gli altri ambissero contenti un’Italia flebil, clinante a svario. Or potremo riappropriarci a ragione prima che la festa di calendario il nome d’una santa incitazione ma ci vorrà del tempo, un lento viatico forse due, l’altra generazione. La nostra s’è sciolta nell’enigmatico corpo che spopola di libertà epopea del lider maximatico che non coniugò mai in verità l’erma responsabilità dei buoni ma con la sola, fiera, libertà del denaro per mance ed occasioni; parola nata rubata, fossimo votati alla schiavitù noi coglioni. |
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