8 gennaio 2010
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No, non lo amo il mio tempo
No, non lo amo il mio tempo di gialla
polenta e pioggia e pagliacci a palazzo
ma in quale tempo avrei amato stare
che gli altri erano peggio di livore
sangue e paura e urla di dolore
e nessuna anestesia,
con più probabilità d’esser schiavo
che signore, o mendicante sciancato
all’inferno trascinando la vita
forse solo d’un chiostro al riparo
tra l’ombra e l’erbe e’l profumo dei semplici
salvo solo al monologo di Dio
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