199 - s. 120
M’avete rotto
Cercavo una parola ch’esprimesse
pienamente un politico dissenso
e il mio disagio per l’invisa messe
di liti ch’ormai da diec’anni, penso,
viene fomentata da facce lesse
che non san nemmeno parlare a senso,
ed han mutato il civico interesse
in un diverbio astiosamente intenso.
Contro quella combriccola malata
cercavo tra mille espressioni
una che con vigor segni l’alzata
di spalle contro corrotti e birboni.
Infine credo d’averla trovata,
ecco: “M’avete rotto i berlusconi!”
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