giovedì 4 gennaio 2001
L’autista
Siamo tutti autisti di qualcuno
chi lo è di tutti, chi di famiglia
chi solamente di uno che paga
chi lo è per una sera o due,
chi per un mese ancora o due,
chi per tutta la vita, ma non due;
chi lo è per scelta e s’adopra
di conquistare il traghettato,
chi non gl’interessa e allora sbuffa;
chi aspetta ore in auto leggendo
tranquillamente il giornale di ieri
chi si rode facendo la muffa...
Conoscevo uno
che aveva un’auto col pieno sempre pronto
e non si dava problemi di niente:
a chiederglielo
ti dava passaggi a destra e a manca
prima dell’alba e dopo il tramonto
e quando nessuno glielo chiedeva
andava in giro solo, incantato:
a qualcuno poteva sembrare fesso
ma lui era così signore
che era diventato
l’autista di se stesso.
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