1 agosto 2000
Che strani doni...
Dio! che strani doni mi hai dato:
straordinarie penne di pavone
sì, due! che non mi mostrano caudato!
e dell'aquila magnifica solo
un'ala, già per quanto assai pennuta,
che non basta evidentemente al volo;
le mie tre forti zampe di ghepardo
mi hanno agli appuntamenti della vita
ogni volta fatto accorrere in ritardo,
poi ancora un occhio acuto di lince
e l'altro tutto spento, che chiunque
al mio fianco in profondità mi vince
e nella voce una nota di canto
talor d'usignolo, ma più sovente
di cinciainallegra che muove al pianto
Oh Dio, che strana bestiola m'hai fatta:
desideri immani, volontà poca,
e un'anima dolente, storta, sfatta...
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