Capodanno 2000

Piazza in festa
priva di memoria
rito sottile
sciocco, inutile, idiota
duecentomila cretini
che strillano,
se ti ci ficchi dentro
respiri aria
che ha un'altra composizione

quanta verità può sopportare
un uomo

ballare
non l'ho mai capito
mi lamento
guardo
quegli insensati fuochi d'artificio
l'infantile
raboniano
dalla finestra
disastro del mondo;
è su queste cose
perché stiamo zitti
che rimaniamo attaccati
agli uomini?

Eppure siamo in tanti
ognuno per conto suo
a non riconoscere più
gli estremi di quest'ansia
dimenticata a quindic'anni
perché ci pareva tempo di pensare

isteria che sembra planetaria

e non è

semplicità di visione
l'equivalente dei nostri
sogni d'arte
non diversa dal credere eterna
l'infatuazione

Ma in questa diffusa
solitudine
ci strizzano l'occhio
Bernhard, Leopardi, Cioran
e noi ci allietiamo
perché assomigliamo loro…
No, rallegrarci no,
non ci appartiene più!

Ciampi,
tornato alla scrivania
uomo d'ufficio
aveva appena mostrato l'incongruo
computer
fuori tinta
e fuori vita
sfrigolando raucamente
il discorso di sempre
"Da troppi anni…"
stupido incipit
che sfruttavamo nei temi
di seconda liceo
ma poi siamo cresciuti
Ciampi no,
è rimasto produttivo

e con quel sorriso ha ballato.