30 giugno 2006
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Eri tu...
Eri tu la commessa dai capelli
rossi della gelateria che m’era
passata davanti la prima sera…
In quante occasioni ti ho già incrociato:
nella ragazzetta dall’incarnato
candido che dappresso al monumento
di guerra buttava l’occhio un momento
alla vetrina d’attrezzi sportivi,
tu la ragazza dai dolci declivi
e la vita dei pantaloni bassa
presso la rotonda della SparCassa
che con espressione fin troppo torbida
risollevava la capoccia morbida
e il troppo breve collo dal selciato
verso l’auto che non le aveva dato
il passo, ed eri tu senza più festa
con la tua lieve gobba sotto testa
sulle sbiadite strisce del pedone
a metà del viale della stazione
quando mi hai costretto a proceder lento
eri tu pur di spalle in quel momento:
ed eri tu perché non un istante,
questa volta come tutte le tante
volte, ti sei soffermata a guardarmi…
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