31 maggio 2008
379 - sonetto 267
Coi miei libri non scritti
Coi miei libri non scritti, i quaranta
son l’età guarita dalla tormenta
delle convenzioni: guerra santa
è morta, di tutto ci si contenta
e la saggezza ride quando canta
l’ambizione. Furono peggio i trenta
ché, nonostante il lutto, parte tanta
dei sogni resisteva ad una morte lenta.
Adesso il traguardo è quello dei cento
ma spero di andarmene molto prima
non attendendo nessun grande evento
personale se non quel che concima
per ma la storia generale; sento
che questo è il finale, anzi la cima.
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