Agosto '94


Che tempi...

Non coincidono mai i Nostri tempi, i tempi della Nostra inguaribile e incomplessata molteplicità, mai con quelli di nessun altro: stanno le nostre distantisolate sfere tra lor legate da un amaricordo appena, solo per noi meno opache delle vetrosferiche tristampane dei loquaci arlatànpositivisti... Vagano, i nostri controtempi soli, intersecando traiettorie fitte di altruinormi temposfere - anch'esse dei plurali? - più larghe e traboccanti ma è solo una prepagatapparenza, d'anime ritrovantisi, talora collidendole. Né spiär potendo bellamente quel lumezzar d'incontri e mai d'intero quelle perforando calotte terribilignave e spesse nei loro caldi punti più sotteboli, quando a caso s'incastrano, con loro s'incamminano per qualche secondo, meriggiandosi trasportagioniere della lor temporavitalità. Allor crediamo di essere rimasti appattaccati agli uomini un istante: invece è solo un eterno incessante momentaneolecolar di trattempi.