411, sonetto 291
Il vero GasparriLa satira tenta di colpire l’inetto mettendo in risalto una sua mancanza o portando al parossismo un difetto che alluda a un’intima sua discrepanza; Marcorè riserva al pappagalletto del Pi.di.elLe la perfetta stanza che s’usava a Socrates cui fu detto “sul prato erboso il brasiliano avanza più lento dal vivo che alla moviola”: Neri lo rende un ritardato sincero con la bocca aperta e gli occhi sbarri e però l’imitazion non fa sgarri ché s’è tardo quel che in tivù s’immola ancor più tardo è il Gasparri vero. |
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