PROGETTO TEATRO 2002-2003

Rappresentazione: 27 maggio 2003

Il “romanzo futurista” Il codice di Perelà, pubblicato nel 1911 dalle marinettiane Edizioni di “Poesia”, ha come protagonista un uomo di fumo, uscito da una cappa di camino; lo strano “uomo” viene battezzato dai sudditi dell’immaginario (ma non troppo) regno di Torlindao “Pe-re-là”, le sillabe iniziali dei nomi delle tre vecchie – Pena, Rete, Lama – che lo hanno aiutato a venire al mondo e che lo hanno poi abbandonato, lasciandolo solo con un paio di stivali. Il “leggero” Perelà è inizialmente accolto da tutti – ministri e cortigiani, alti prelati e dame di corte, poeti, pittori, filosofi, cerimonieri e regnanti – con curiosità ed entusiasmo, che ben presto, però, si trasformano in sospetto e odio collettivo: non c’è posto per un uomo di fumo, leggero e aereo (come la fantasia? come l’innocenza? come l’amore? come la libertà?), nel regno della pesantezza,  che rappresenta forse tutto ciò che impedisce all’uomo di “staccarsi da terra”: leggi, convenzioni, egoismi, ipocrisie, incapacità di sognare…
Quale sarà, allora, la “fine” di Perelà, protagonista della “favola aerea” di Palazzeschi? Vincerà la sua leggerezza o la pesantezza della condanna che gli uomini gli infliggono?

Interpreti

Dario Baldo
Enrico Baldo
Giulia Bergamo
Emiliano Bonadio
Leo Bonato
Giorgia Bucciol
Francesca Cattelan
Mauro Coletto
Arianna Colosso
Federica Fortunato
Carlo Korcz
Barbara Mariotti
Andrea Montagner
Augusta Ortolan
Irene Pasqual
Federica Pattaro
Alessia Prizzon
Gianluca Rorato
Flavio Saramin
Giovanna Seccafien
Marco Spadotto
Mariangela Trinco
Marco Zanchetta

Personaggi

Arcivescovo –Iba
Guida 4
Regina
Poeta Isidoro
Banchiere Rodella
Guida 1
Guida 2 – Figlia di Alloro
Filosofo Pilone
Gioconda di Cartella
Nadina Giunchi
Ministro – guardia
Cloe
Alloro
Una vecchia
Guida 3
Giacomina Barbero
Zoe Bolo Filzo
Re
Perelà
Carmen
Pittore – Matto Zarlino
Oliva di Bellonda
Ministro di Giustizia

Adattamento teatrale e regia di

Musiche di Francesco Trambaioli
Un ringraziamento particolare alla professoressa Stefania Fiocchi curatrice del progetto