La guerra di Troia non si farà
Rappresentazione: 8 maggio 2025
Progetto teatrale a cura di Carlo Dariol
Jean Giraudoux
Originario della provincia francese, Jean Giraudoux (1888-1944), dopo
gli studi giovanili di germanistica, intraprese con successo la carriera
diplomatica, senza mai abbandonare l'attività letteraria. Dopo il successo
di numerose novelle e romanzi, dal 1928 si dedicò soprattutto alla
scrittura teatrale, spesso ispirata a miti classici rivisitati in chiave
moderna: Anfitrione 38 (1929), La guerra di Troia non si farà (1935),
Elettra (1937). Nel 1939, allo scoppio della seconda guerra mondiale, fu
responsabile presso il Ministero degli Esteri francese dell'informazione e
della propaganda. Deluso e amareggiato dalla politica, negli anni
dell'occupazione tedesca ebbe ruoli sempre più marginali
nell'amministrazione della Repubblica di Vichy e la sua opera fu segnata
dal tema della catastrofe e della follia (La pazza di Chaillot). Morì nel
1944.
La guerra di Troia non si farà
Il dramma in due atti "La guerre de Troie n'aura pas lieu" è
una delle opere teatrali francesi più conosciute del Novecento. Fu scritta
nel 1935, l'anno in cui Hitler promulgò a Norimberga le leggi razziali e
l'Europa era sospesa tra le ragioni della pace e della guerra. Il dramma è
una sorta di preludio all'Iliade, ambientato in un'età remota, "in cui i
personaggi del mito - ora colti nelle loro umanissime fragilità, ora
emblemi di più alto significato - non sono ancora entrati nel regno della
leggenda". "La guerra di Troia non si farà", dice Andromaca a Cassandra
mentre si alza il sipario. Ettore, reduce dall'ennesima guerra e
desideroso di pace, ha convinto Paride a restituire Elena al marito
Menelao per evitare lo scontro con i Greci. Ma il re Priamo e il poeta
Demokos sostengono che quell'"incarnazione di bellezza" deve restare a
Troia, costi quel che costi. Arriva l'ambasciata greca, guidata da Ulisse
e Oiace, ed Ettore tenta di negoziare il ritorno di Elena. Anche l'astuto
Ulisse sembra cedere al richiamo della pace, ma un'osservazione offensiva
di Oiace serve da scusa a Demokos per incitare il popolo troiano ad
attaccare i Greci. Sta per profilarsi un nuovo casus belli e per la poesia
vi sarà nuova materia di canto: l'opera di G Giraudoux termina dove
comincia l'Iliade. Un enigmatico ed inquietante dono viene lasciato dai
greci, destinato a diventare l'emblema dell'inganno e della fatalità che
ogni guerra ha in sé.

Dall’atto I:
ETTORE: Padre, i miei compagni ed io rientriamo sfiniti. Abbiamo
pacificato il nostro continente per sempre. D’ora in poi vogliamo vivere
felici, vogliamo che le nostre donne possano vivere senz’angoscia e avere
i loro figli. DEMOKOS: La guerra non ha mai impedito a nessuno di fare
l’amore. ETTORE: Dimmi perché troviamo la città così cambiata per la
presenza di Elena. Dimmi cosa ci ha portato in più, da valere una guerra
coi Greci. PRIAMO: Mio caro figlio, guarda solamente questa folla, e
comprenderai che cosa è Elena. Lei è una specie di assoluzione. Elena
prova a tutti questi vecchi qui e quelli coi capi canuti all’ingresso
della città, a quello che ha rubato, a quello che trafficava in donne, a
quello che ha sprecato la sua vita, che avevano in fondo a loro stessi una
rivendicazione segreta, che era la bellezza. Se la bellezza fosse stata
vicino a loro, come lo è oggi Elena, non avrebbero derubato i loro amici,
né venduto le loro figlie, e tanto meno bevuto le loro eredità. Elena è la
loro redenzione, la loro rivincita, il loro avvenire. ETTORE:
L’avvenire dei vecchi mi lascia indifferente.
| Interpreti |
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Personaggi |
| Maria Vittoria Furfaro |
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La Pace |
| Aaron Bjelanovic |
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Ettore |
| Alexandra Ciobotaru |
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Andromaca |
| Elena Fanton e Carlotta Bianco |
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Cassandra |
| Ambra Lorenzon |
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Priamo |
| Maria Vittoria Manfrè |
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Ecuba |
| Alion Troqe |
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Paride |
| Raffaella Barghieru |
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Elena |
| Maria Cristina Pappagallo |
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Demokos, poeta troiano |
| Aurora Esarca |
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Longegos, altro poeta troiano |
| Anita Maria Rui |
|
Abneos, capo del Senato troiano |
| Isabelle Juliette Shakaj |
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Busiris, giurista |
| Salma Assou |
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Taorminos, giurista |
| Gaia Padovani |
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Kalimera, giurista |
| Francesco Mansilia |
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Oiace |
| Gabriele di Benedetto |
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Ulisse |
| Emanuela Sacali |
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Donna 4 - Vecchio 1 |
| Irene De Matteis |
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Donna 3 - Vecchio 2 |
| Sara Petrov |
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Donna 2 - Vecchio 3 |
| Ginevra Curzi |
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Donna 1 - Vecchio 4 |
| Anna Catellan |
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Iris |
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Regia di
SCENOGRAFIE: Alice Berini, Alice Dante, Angelica Scarpa, Anita Todesco, Annalaura Maritan, Armandeep Kaur,
Aurelio Ottavio Martins, Caterina Cosma, Chiara Dal Molin, Douaa Ghali, Elsara Selmani, Emi Brancaccio,
Gioia Rossi, Giorgia Benetton, Ilaria Freschi, Leonardo Franzo, Maha Ghali, Nicole Baldo, Rehana Merhori,
Sara Hamidane, Silvia Vidotto, Silvia Volpi, Sophia Perin, Stella Tonicello, Victoria Micu
(che hanno lavorato sotto la guida del professor Giorgio Ortenzi).
COSTUMISTICA: Alice Dante, Eleonora Milanello, Erica Franzo, Laura Accoto
(che hanno lavorato sotto la guida della professoressa Micol Pillon)..
Un particolare ringraziamento alla professoressa Stefania Fiocchi curatrice delle MUSICHE.
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