PROGETTO TEATRO 2007-2008

Rappresentazione: 11 aprile 2008



Progetto teatrale a cura di Stefania Fiocchi e Marica Valeri

Jean Giraudoux
Originario della provincia francese, Jean Giraudoux (1888-1944), dopo gli studi giovanili di germanistica, intraprese con successo la carriera diplomatica, senza mai abbandonare l'attività letteraria. Dopo il successo di numerose novelle e romanzi, dal 1928 si dedicò soprattutto alla scrittura teatrale, spesso ispirata a miti classici rivisitati in chiave moderna: Anfitrione 38 (1929), La guerra di Troia non si farà (1935), Elettra (1937). Nel 1939, allo scoppio della seconda guerra mondiale, fu responsabile presso il Ministero degli Esteri francese dell'informazione e della propaganda. Deluso e amareggiato dalla politica, negli anni dell'occupazione tedesca ebbe ruoli sempre più marginali nell'amministrazione della Repubblica di Vichy e la sua opera fu segnata dal tema della catastrofe e della follia ( La pazza di Chaillot). Morì nel 1944.

La guerra di Troia non si farà
Il dramma in due atti "La guerre de Troie n'aura pas lieu" è una delle opere teatrali francesi più conosciute del Novecento. Fu scritta nel 1935, l'anno in cui Hitler promulgò a Norimberga le leggi razziali e l'Europa era sospesa tra le ragioni della pace e della guerra. Il dramma è una sorta di preludio all'Iliade, ambientato in un'età remota, "in cui i personaggi del mito - ora colti nelle loro umanissime fragilità, ora emblemi di più alto significato - non sono ancora entrati nel regno della leggenda".
"La guerra di Troia non si farà", dice Andromaca a Cassandra mentre si alza il sipario. Ettore, reduce dall'ennesima guerra e desideroso di pace, ha convinto Paride a restituire Elena al marito Menelao per evitare lo scontro con i Greci. Ma il re Priamo e il poeta Demokos sostengono che quell'"incarnazione di bellezza" deve restare a Troia, costi quel che costi. Arriva l'ambasciata greca, guidata da Ulisse e Oiace, ed Ettore tenta di negoziare il ritorno di Elena. Anche l'astuto Ulisse sembra cedere al richiamo della pace, ma un'osservazione offensiva di Oiace serve da scusa a Demokos per incitare il popolo troiano ad attaccare i Greci. Sta per profilarsi un nuovo casus belli e per la poesia vi sarà nuova materia di canto: l'opera di G Giraudoux termina dove comincia l'Iliade. Un enigmatico ed inquietante dono viene lasciato dai greci, destinato a diventare l'emblema dell'inganno e della fatalità che ogni guerra ha in sé.

Dall’atto I:


ETTORE: Padre, i miei compagni ed io rientriamo sfiniti. Abbiamo pacificato il nostro continente per sempre. D’ora in poi vogliamo vivere felici, vogliamo che le nostre donne possano vivere senz’angoscia e avere i loro figli.
DEMOKOS: La guerra non ha mai impedito a nessuno di fare l’amore.
ETTORE: Dimmi perché troviamo la città così cambiata per la presenza di Elena. Dimmi cosa ci ha portato in più, da valere una guerra coi Greci.
PRIAMO: Mio caro figlio, guarda solamente questa folla, e comprenderai che cosa è Elena. Lei è una specie di assoluzione. Elena prova a tutti questi vecchi qui e quelli coi capi canuti all’ingresso della città, a quello che ha rubato, a quello che trafficava in donne, a quello che ha sprecato la sua vita, che avevano in fondo a loro stessi una rivendicazione segreta, che era la bellezza. Se la bellezza fosse stata vicino a loro, come lo è oggi Elena, non avrebbero derubato i loro amici, né venduto le loro figlie, e tanto meno bevuto le loro eredità. Elena è la loro redenzione, la loro rivincita, il loro avvenire.
ETTORE: L’avvenire dei vecchi mi lascia indifferente.

Interpreti   Personaggi
Andrea Moretti   Ettore
Silvia Serafini   Andromaca
Laura Turato   Cassandra
Marta Magnolato   Priamo
Giada Mometti   Ecuba
Lorenzo Spadotto   Paride
Gioia Bergamo   Elena
Francesca Busanel   Demokos, il poeta troiano
Eleonora Gottardi   Cànikis, capo del Senato troiano
Norma Ilaria Ligas   Abnèos, ufficiale troiano
Ambra Moro   Garbug-lios, giurista
Cristina Rinaldo   Busiris, giurista
Lorenzo Janna   Oiace
Marco Fantuz   Ulisse
Enrico Novello   La Pace
Alessandra Guiotto   Iris


Regia di

Un particolare ringraziamento alla professoressa Stefania Fiocchi curatrice del progetto.

Un ringraziamento anche a Cristina Bincoletto, autrice della locandina, e a Fernando Solida, autore delle riprese e del DVD.