CENTRO CULTURALE “LEONARDO DA VINCI”
4 APRILE 2014 ORE 20.45
GLI STUDENTI DI FISICA
liberamente tratto da Gli studenti di storia di Alan Bennett
“Ogni forma di conoscenza è preziosa, che abbia
o meno una qualche utilità per l’essere umano”.
Alfred Edward Houseman [1859–1936]
Un gruppo di liceali neodiplomati che ambiscono ad entrare nelle più prestigiose università torna
sui banchi di scuola per preparare gli esami di ammissione. Il loro professore di fisica, che
tutti chiamano Frank, è un insegnante atipico, che ricerca “il sapere per il sapere in sé”: è eclettico,
anticonformista, a volte cialtronesco e cinico, e ha dei comportamenti deontologicamente incompatibili
con il suo ruolo di educatore. Insomma, è una versione non edulcorata del professor Keating, reso
famoso dal film L’Attimo fuggente. Frank viene a scuola in motocicletta, insegna
il tedesco improvvisando un dialogo “in einem Bordell”, rievoca vecchi film a colpi di scommesse,
cita e fa imparare versi e opere a memoria (col cuore, però, by heart). Mentre fa lezione chiude
la porta a chiave per separare il mondo dell’utile e dell’avere da quello ben più autentico
dell’inutile e dell’essere, per erigere “una barriera contro la dittatura dei fatti”. Nella sua aula
non si impara a superare un esame, ma a vivere, a resistere alla vita e ai suoi dolori grazie
alla matematica, alla poesia, alla letteratura. Frank
è però un uomo debole, esagera, rivolge troppe attenzioni alle studentesse, sbaglia, piange, urla,
si arrende. Il suo comportamento controcorrente gli costerà la carriera e non solo...
Il successo ed il prestigio sociale sono invece le strade che la società vuole
percorra “la meglio gioventù”, divisa tra ambizioni – l’università migliore, la
carriera - e fragilità: gli amori, i desideri. Non può essere l’inaffidabile Frank
a guidare i giovani a superare brillantemente gli esami: per volontà del preside è affiancato
da una giovane, pragmatica professoressa di fisica, la Barbato, che ha il compito di preparare
i ragazzi a vincere nella scuola e nella vita con la scaltra furbizia di chi sa apparire e stupire,
di chi sa sembrare “originale”. Anche la fisica è per lei “performance, spettacolo. E quando non lo è”,
bisogna “fare in modo che lo diventi”: per l’antagonista di Frank, il sapere è una “chicca” che può
spalancare la strada del successo.
Chi dei due vincerà la sfida educativa? Il mondo degli adulti è infatti altrettanto fragile
e vulnerabile di quello giovanile, è toccato dall’amore, da pulsioni e frustrazioni, dal coinvolgimento
emotivo. Come afferma l’ironica e disincantata professoressa Liverani, “per gli allievi la cosa
più difficile è capire che il professore è un essere umano. E per il professore la cosa più difficile
è non andare subito a dirglielo”.
Cosa, chi diventeranno i protagonisti di questa storia, che ne sarà degli studenti qui còlti
nel loro difficile e rituale passaggio alla vita adulta? Che ne sarà di Frank, della Barbato,
di giovani come Dallara, il seduttore, o Peretti, l’innamorato? Le loro storie si proiettano ora
nel passato, ora nel futuro, in un andirivieni temporale ora illuminato ora oscurato dai riflettori
della finzione teatrale.
Ovviamente non è rappresentata la nostra scuola: il testo di Bennett è stato nello
stesso tempo tradito (non la storia, ma la fisica e la scienza sono al centro del dibattito
e dei dialoghi) e seguito fedelmente, sia pure moltiplicando le parti o invertendo
ruoli e nomi. Resta intatta, ci auguriamo, la forza comica e dolente, graffiante, provocatoria
e talora sopra le righe, di uno dei testi teatrali di maggiore incisività del nostro presente.
Stefania Fiocchi
ALAN BENNETT
Alan Bennett, nato a Leeds nel 1934, è uno degli scrittori e drammaturghi britannici oggi
più noti e tradotti nel mondo. Dopo aver frequentato la Modern School di Leeds, venne ammesso
prima al Sidney Sussex College di Cambridge e poi ad Oxford, dove si laureò in storia. Oggi è uno
dei narratori britannici più noti ed apprezzati. Le sue opere, tra le quali ricordiamo
La pazzia di re Giorgio (The Madness of King George, 1994) e
La sovrana lettrice (The Uncommon Reader, 2007), sono pubblicate in Italia da Adelphi.
Il pluripremiato testo teatrale The history boys (Gli studenti di storia,
traduzione di Maria Grazia Gini, Adelphi, 2012), da cui è tratto questo adattamento,
è stato rappresentato per la prima volta nel 2004. La versione cinematografica è del 2006.
La versione del Liceo Galilei prevede i seguenti
Personaggi |
Interpreti |
Scarpa, studentessa |
Andra Anghel |
Bejai, studentessa |
Sara Beljaj |
La professoressa Liverani |
Marta Buscato |
Busola, studente |
Luca Busola |
De Piccoli, studentessa |
Marta De Piccoli |
Fantuz, studente |
Matteo Fantuz |
Tosi, studentessa |
Aurora Finotto |
Giordan, studentessa |
Angelica Giordan |
Gonella, studentessa |
Maddalena Gonella |
Peretti, studente |
Riccardo Grandin |
Moro, studentessa |
Sara Kaso |
Dallara, studente |
Federico Mariuzzo |
Mariuzzo, studentessa |
Giorgia Mariuzzo |
Miotto, studentessa |
Ludovica Miotto |
Montagner, studentessa |
Anna Montagner |
Mustai, studentessa |
Sindi Mustaj |
Pasti, studente |
Riccardo Pasti |
Il preside |
Emanuele Pividori |
Ravanelli, studente |
Edoardo Ravanelli |
Il professor Franck (Luciano Franchin) |
Vittorio Rigato |
Youssuf, studente |
Lorenzo Rigoni |
La professoressa Barbato |
Anna Roman |
Il regista |
Joshua Romano |
Sambogo, studentessa |
Chiara Sambogo |
Sartorel, studentessa |
Alessandra Sartorel |
Segatto, studente |
Giovanni Segatto |
Trano, studentessa |
Anna Chiara Trano |
Zoggia, studente |
Esteban Zoggia |
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Regia di
Curatrice del progetto-teatro:
Stefania Fiocchi
Un ringraziamento a Cristina Bincoletto, autrice della locandina e a Fernando Solida, autore
delle riprese e del DVD.
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