CENTRO CULTURALE “LEONARDO DA VINCI”
17 APRILE 2015 ORE 20.45
DEUS-ZEUS
liberamente tratto da God di Woody Allen
Come si scrive una commedia di successo? La cosa più logica sarebbe partire dall’inizio e giungere
ad un finale a effetto, risolutivo e appagante per il pubblico. Ma non è così facile.
La metacommedia God di Woody Allen, scritta nel 1975 e divenuta Deus nell’adattamento
registico di Carlo Dariol, rappresenta l’impossibilità di trovare un finale di commedia
che non sia assurdo come la vita stessa.
In un teatro dell’antica Atene (o della nostra San Donà?), un attore, Diàbete,
e un commediografo, Epàtite da Rodi, stanno allestendo un dramma che ha come protagonista
uno schiavo, Fidìpide, alle prese con una pericolosa missione presso re Edipo. Non sapendo
come concludere efficacemente la loro commedia, i due accettano il suggerimento
dell’inventore Trichìnosi, che propone loro di usare un deus ex machina, un meccanismo che
consente di far scendere dall’alto una divinità per risolvere una situazione critica altrimenti
irresolubile: “Zeus, Padre degli Dei, scende drammaticamente dall’alto e, brandendo i suoi fulmini,
porta la salvezza a un grato e impotente gruppo di mortali”. L’idea che Deus-Zeus-Dio possa intervenire
e risolvere con un happy end le intricate vicende terrene è spettacolare, se non fosse che...
In questa commedia alla ricerca di un finale fin dall’inizio si entra e si esce
dalla finzione, si susseguono trovate metateatrali e interventi di personaggi moderni,
come quello di Dora Pedretti, la ragazza ebrea (il testo è pur sempre di Woody Allen!) che
a sorpresa entra in scena e si ritrova a filosofeggiare e a flirtare con antichi greci. Anche
il tradizionale e classicissimo coro greco rinuncia a essere tragica voce della coscienza filosofica
o religiosa per diventare bisbetico e divertito contrappunto delle umane debolezze.
Eppure, tra le battute dissacranti e grottesche della commedia si può sentire
l’eco - seria, questa volta - dei Fratelli Karamazov di Dostoevskij: “se Dio non esiste, tutto è permesso”.
E se invece esiste, quali le conseguenze? Dio è morto? E dunque? E cos’è ‘reale’? Siamo persone
o personaggi, autori veri o fittizi delle nostre storie?
Stefania Fiocchi
Il testo è stato rimaneggiato e adattato dal regista.
La versione del Liceo Galilei prevede i seguenti
Personaggi |
Interpreti |
Diàbete, attore |
Riccardo Grandin |
Epàtite, scrittore |
Federico Mariuzzo |
Dora Pedretti, ebrea di Noventa |
Marta Buscato |
Cameriera di Fantuzallen |
Ludovica Rorato |
Fantuzallen |
Matteo Fantuz |
Trichìnosi |
Vittorio Rorato |
Tricòmonas, quindi Deus |
Emanuele Pividori |
Suggeritrice |
Sara Fedrigo |
Uomo |
Alessandro Pizzato |
Lorenzo Miller |
Riccardo Pasti |
Donna arrabbiata |
Jasrin Kaur |
Gertrude, monaca di Monza |
Anna Roman |
CORO |
Erica Bejaj Sara Fedrigo Giulia Gusso Carlotta Jacono Miriam Oajdea Ludovica Rorato Angelica Rossi |
Cistifella |
Anna Chiara Trano |
Padrone |
Filippo Facci |
Rita Parker |
Beatrice Bossi |
Camilla Parker |
Laura Zago |
Lona Parker |
Cristina Zambon |
Guardia |
Francesco Zorzetto |
Donna pugnalata |
Aurora Finotto |
Re |
Luca Beltramello |
Dottore |
Ludovica Rorato |
Fattorina della Posta |
Angelica Giordan |
Rocky Balboa |
Matteo Fantuz |
Zorro |
Ludovica Rorato |
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Regia di
Curatrice del progetto-teatro:
Stefania Fiocchi
Un ringraziamento a Cristina Bincoletto, autrice della locandina e a Fernando Solida, autore
delle riprese e del DVD.
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