561 - terzine
Reginella
Macché Reginella, suffisso in -ella,
che fa pensare a una della tante,
o peggio, che lei sia solo un’ancella,
oh no, lei è la regina più importante
governa il centralino, ascolta, prende
gli appuntamenti, risponde elegante,
incastra e gira, aggiusta e distende,
combina incontri con genitori di pezza
(ma la parola del tutto non rende)
te li mette nei buchi, con dolcezza
che manco ti accorgi nelle incombenze
trovarli infilati con tanta scaltrezza
Gestisce sostituzioni, emergenze,
i problemini e i problemoni
guida i bidelli, controlla le assenze
incastra i turni sopra le occasioni
e le disponibilità di ogni persona;
ordina i saponi, moci e flaconi
è la regina della scuola sborona,
ma c’è un motivo, che lei la vuole
bella e pulita, tutta che funziona
è l’infermiera che veglia chi duole,
la salute dei poveri ammalati
piegati da un banale laffleddole,
un mal di testa, una paura somatica
e se serve ti chiama l’ambulanza
e ancor, da mamma, dei cuori spezzati
asciuga lacrime e brutti voti; danza
tra i sentimenti e una nuova incombenza
dai corridoi all’una e all’altra stanza
e intanto attacca orli di emergenza
cuce bottoni, prepara l’attrezzeria,
è onnipresente, come faremo senza…
E in guardaroba, nulla butta via,
gonne, cappelli, fusciacche, festoni
che ha fatto per il teatro e via via
casse, spade, ghirlande e cartelloni
e favori, mai tutti ringraziati
e catering per tutte le occasioni
Di tutti quelli che sono passati
per questo Liceo Galileo Galilei
pochi son quelli davver ricordati
come da sempre è ricordata lei:
Regi, per tutto quello che sei stata,
grazie! … E per tutto quello che tu sei.
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