6 agosto 2007

I nomi delle Canne al vento

Ho scritto la storia di un bambinetto
ubbidiente, onesto e talentuoso,
capace di portar sempre rispetto
a tutti, socievole, generoso

che cogli anni diventa un giovanetto
bello, forte, sensibile e studioso
ed infine un uomo di bell’aspetto
alto, colto, non ultimo un virtuoso

dell’anima, immune da ogni boria.
E l’ho chiamato “Silvio Berlusconi”...
e Bondi, cui ho letto la mia storia,

ha riso perché Silvio Berlusconi
(come i salmi che finiscono in gloria)
non è alt(r)o che un metro e... due coglioni!