27 febbraio 2014

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Forza Italia è rinata

Cancellato il poppolo delle libertà, 
marchio senza appeal né successo
la cloaca
“tornerà quel che era”

E ancora un italiano su quattro 
starà dalla parte del cesso

La Lorenzin ministra della Sanità
col suo bel diploma di scuola superiore
che farà?
La De Girolamo si dimette, 
perché nessuno l’ha difesa, 
le telefonate in cui fa, disfa e promette
son sui giornali.
Forza, Nunzia, fai vedere a tutti 
chi è che comanda sui direttori generali

Finalmente a Silvio hanno tolto lo scranno di senatore
lo scranno di parlamentare 
che mai avrebbe dovuto occupare
per l’eterno, dannoso conflitto di interessi 
«Non si governa con chi ti uccide», ha detto
ma non dovresti governare tu, 
avanzo di galera
anzi, dovresti stare in galera
da subito, dalla sera
che scendesti in campo

I responsabili del governo Letta vogliono 
restare lì, Alfano, Lorenzin, Lupi, Quagliariello, 
in ordine alfabetico, l’unico che si può pensare
per loro

son rimasti col Delinquente i fedelissimi
Gasparri, Fitto, Romani
l’ineffabile Razzi
e poi la pletora delle sgolze amazzoni
la Gelmini, la Santanchè, la Biancofiore

Lui sta con Dudù, e quando arriva Putin,
il democratico Putin, 
si fa immortalare
mentre giocano a palla
Si presenta qualche giorno dopo, ferito alla spalla
caduto giocando con Dudù
ma c’è chi sussurra che la sberla
sia giunta da miss Calippo, gelosa,
perché il cesso s’era concesso 
una telefonata di Guerra
una telefonata amorosa

Toti, con la faccia da bambino ritardato
assunto a 26 anni per uno stage in Mediaset
(quando i coetanei più intelligenti, 
laureati da anni, lavoravano da prima)
lì è rimasto, leccando qua là
fino a diventare il portavoce del partito rinato
cane da guardia del potere
cane da guardia del sedere

Perfino gli immondi
Perfino Cicchitto
Perfino Bonaiuti
Perfino Schifani
Perfino Bondi
sono usciti da Forza Italia

Perfino Bondi...