Alla miopia
Più non possiedo i nitidi contorni
di porte, finestre e angoli di muri,
fin troppo ammettono indugio ai miei occhi
i volti ormai privi di espressione.
Ma odio le lenti, ove una faccia sta
con i suoi difetti incancellabili,
mille nei e rughe e macchie di pelle,
e qualche carie, se la bocca s'apre.
Con su le lenti, là in fondo, la netta
faccia della Cocco1 rivela tutto
il suo disappunto: e glie lo si vede
chiaro fin negli angoli delle labbra
e ai bordi degli occhi: non è contenta
come stiam male pur noi a vederla !
1. La Cocco era l'assistente per le esercitazioni di Teoria della Programmazione.
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(trasformata in sonetto regolare)
Più non possiedo i nitidi contorni
di porte, finestre e angoli di muri,
fin troppo ammettono indugio ai miei scuri
i volti ormai del tutto disadorni.
Ma odio le lenti, se la faccia torni
con i suoi cento difetti più puri,
pelle a macchiole, e mille nei, e duri
e qualche carie che la bocca inforni.
Con su le lenti là in fondo scocca
nitida la faccia che vela lenta
il suo disappunto e le s'imberla
chiaro fin negli angoli della bocca
e ai bordi degli occhi: non è contenta
come stiam male pur noi a vederla !
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