18 maggio 2021
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A Paola M. che va in pensione
«Lei è la profe (ma sentir potrebbe
l’apocope sgradita, meglio dare
la professoressa) che ognun vorrebbe 3
di Italiano, insegnante esemplare
(di mio figlio...)». È l’amico che parla,
e oggi ricorda il suo fatale andare. 6
No, ma che avete capito, che ciarla
sciocca ho generato: va in pensione!
E attraverso di me, intende omaggiarla. 9
«Anche tu una di quelle persone...
una collega di lettere che ti desse
modo di ispirarti, conoscerai, Carlone». 12
’Na parola! delle professoresse
il mondo è ’ssai più vario dell’umano
genere, se metonimia avesse 15
a contenuto le prof d’italiano;
e splendida sineddoche loquace
di un particolare genere nostrano. 18
Dimmi di le’, quel che di lei ti piace.
E poi mi dirai se vi è qualche scoria.
«È una persona volitiva, tenace, 21
vecchio stile, senz’arie né boria;
molto esigente, non tollera il dolo.
Capace di grandi segate in storia 24
che neanche un taglialegna o boscaiolo,
ha il sacco dei voti piccolo ovunque,
gli alti son rimasti in altro paiolo 27
ché lei è stretta di voti. Chiunque
di Paola sa che, anche ridendo,
non lascia passare niente. E comunque... 30
ti spezza mentre parli, correggendo
quasi che tu spacciassi fole
ogni verbo che dici, ritenendo 33
il significato di ’ste parole
non appropriato affatto al contesto.
Ricercata nei vocaboli che suole 36
con fare pulito, seppur modesto,
quotidianamente risquadernare,
le tue frasi rimette sempre in sesto. 39
Ama gli studenti intenti a forgiare
concetti in maniera più precisa,
ovvero come vuole lei, che ha care 42
la consecutio, su cui s’affisa,
e l’abitudine al congiuntivo:
raddrizzerebbe pur la torre di Pisa! 45
ammira il percorso suggestivo
con i riferimenti a più riprese
punto di non ritorno e di arrivo. 48
È sorridente, per carità, cortese,
perché alla vita, quando si è persone
serie, anzi, soprattutto se prese 51
dal demone di serietà, si è buone;
lei è cortese ma determinata,
rigida negli atti, nel suo carrozzone 54
di moti del cuore, ma pur ostinata
e maestra. Tutti le riconoscono
la grande dote di mostrar illuminata 57
la via da seguire per uscire dal bosco;
lei istruisce, dà forma alle cose,
non solo spiega: cancella il fosco. 60
Maltratta, sì, e non son sempre rose
le sue sottolineature roventi,
al malcapitato che a lei si dispose 63
con abborraccio degli argomenti,
con ultimi confusi schemi in testa;
ma lo fa pel bene degli studenti, 66
perch’è convinta, e a quel s’appresta,
di "formarli", e di predisporre
le linee di una futura festa. 69
Sembrerebbe chiusa nella sua torre
d’avorio, la torre inavvicinata
della cultura che può indisporre, 72
ma è la torre della raffinata
preparazione, da dove coordina
le operazioni di attacco alla beata 75
ignoranza e dove ordina
la scepsi della vacuità livellatrice.
E tuttavia ci giunge dai ricordi 78
che poco può giovar esser autrice
solitaria; lei ci si è rivelata
pure un’abile e attenta mediatrice: 81
risolse una questione delicata,
la prof di Telecomunicazioni,
- a quanto ci apparve allora, creata 84
distante da quel tele-, le azioni
non sapeva comunicar, perdonami,
con l’efficacia per le situazioni. 87
Resta or dunque, e non ci abbandona
il dispiacer, quel che davvero costa
oggi, di perdere una persona 90
rispettata, integra seppur tosta,
della quale hanno tutti molta stima!
e non lo dico per piaggeria di sosta. 93
Mi rendo conto che ’sta pantomima
è modesta e simbolica. Se ti basti
qui per mettere assieme qualche rima 96
dantesca, sarebbe già fantastico.
I tempi sono stretti: a fine maggio
volevamo organizzare due pasti, 99
un con gli insegnanti. Forse è miraggio
ma tu provaci. Ti conosco. Farai.
La vedi? Immaginala. Coraggio.»
Andy, sei un proprio un paraculo, sai. 103
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