28 marzo 2006

113, s. 45

 

A Natale ti chiesi di chiamarmi,  
ne avevo bisogno, ma ben ti costa -
all’uomo il primo passo! - la risposta…  
La dolcezza triste ch’è nei tuoi marmi 

invano attesi poi a rallegrarmi;
speravo di sentirti bendisposta
almeno all’apparir dopo la sosta…
Ma or che non ho più a combatter armi

ispido è sentir che sei prevenuta
nei miei confronti; t’avrei  preferito 
utile alleata a fermar le oche

zirlanti e, posto sulle labbra un dito,
zittir le mie tante battute, o poche?
in maniera più dolce e impreveduta.