Edizioni del Cubo

Unabomber ha scatenato il Paniz
tra la folla

Il colpevole non è in galera, in compenso oggi tutti conosciamo... il Paniz.

(2013)

C’era una volta in America... Unabomber. Organizzava attentati nei posti e nei modi più impensati, che un poco alla volta scatenarono il panico nella popolazione. Con chi ce l’aveva? A nessuno era chiaro.

Poi un cretino del Nordest italiano volle imitarlo, organizzando attentati di piccola entità che procuravano però lesioni permanenti alle mani e agli occhi delle ignare vittime.
Nessuna rivendicazione seguiva agli attentati, che miravano a seminare il panico; pareva il divertimento stupido e macabro, fine a se stesso, di un matto irrisolto.
Le indagini si concentrarono su di un ingegnere di Azzano Decimo che possedeva alcuni dei requisiti che “avrebbe dovuto possedere” il bombarolo del Nordest.
Gli investigatori rovesciarono la sua vita e la sua casa, e trovarono alcuni indizi che li convinsero che fosse lui il dinamitardo. Mancava però la prova regina. Certi della sua colpevolezza, uno dei poliziotti volle presuntuosamente costruire la prova regina - fino a quel momento mancante - che inchiodasse l’ingegnere alle sue responsabilità.
Ma entrò in scena il Paniz, avvocato dolomitico - scritto tutto attaccato - che smontò l’accusa e liberò l’ingegnere.

Da quel momento Unabomber ha smesso di organizzare attentati.

ROMANZI TUTTE LE OPERE