25-26 marzo 2007
255 - s. 168
Che bigolo!
Dal temporal sorpreso assai lontano
da casa, il negro vi giunse bagnato
le mutande fin dentro il caffetano.
Ma prima ch’entrasse nell’ammezzato
e allagasse il pavimento, dal divano
la moglie lo costrinse strato a strato
a spogliarsi nudo: l’asciugamano
(rimanesse intanto sul massicciato!)
gli avrebbe fatto avere in un momento...
«Urca, che bigolo!» esclamò una signora
che passava di là tinta d’argento
e lo sorprese che non s’era ancora
cinto lo straccio in vita. E il portento:
«È bigolo bergh’è bagnato, siora!»
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